Olimpiadi di cybersicurezza da record: gli hacker etici raddoppiano, le ragazze quadruplicano. E il sud traina l’iniziativa

Olimpiadi di cybersicurezza da record: gli hacker etici raddoppiano, le ragazze quadruplicano. E il sud traina l’iniziativa

Un successo senza precedenti: alla chiusura delle iscrizioni per le prossime Olimpiadi italiane di sicurezza informatica, sono precisamente 4.120 le richieste di adesione pervenute al Cybersecurity National Lab che, insieme alla Fondazione Serics, organizza e coordina l’iniziativa di formazione e gioco interamente dedicata all’hacking etico. Atleti e atlete degli istituti superiori di secondo grado di tutta Italia si confronteranno con uno speciale percorso, gratuito e valido per i crediti scolastici (Pcto), durante il quale avranno l’opportunità di rafforzare la loro conoscenza dei fondamenti della sicurezza informatica, divenuta così centrale nella nostra società.

Rispetto all’anno scorso, la terza edizione di OliCyber registra più del doppio degli iscritti, con una importante crescita tra le file delle ragazze (+296%) e delle persone che non si riconoscono in alcun genere (+75%). Resta comunque significativa la differenza tra ragazze (17,4%) e ragazzi (82%) – il cosiddetto gender gap – tra le priorità del Laboratorio che da anni rinnova i suoi sforzi nel rendere le materie Stem (science, technology, engineering, mathematics) più inclusive, animando un percorso coeso al fianco di scuole e istituzioni per promuovere l’abbattimento delle barriere di genere nel mondo accademico.

Ma le più vive speranze sono riposte nei giovani – fascia d’età tra il 2000 e il 2009 – che dal Sud al Nord hanno aderito con tale entusiasmo all’offerta del Laboratorio. Ed è proprio dal Meridione che arriva la spinta maggiore, con le province di Cosenza e Bari prime classificate per adesione, rispettivamente con 438 e 284 iscritti. Seguono Milano (221), Salerno (217) e Roma (191). Il 65% ha tra i 16 e i 17 anni.

I partecipanti dovranno ora affrontare le selezioni scolastiche (17 dicembre) e territoriali (18 marzo), dalle quali emergeranno i cento finalisti in corsa per il podio, il prossimo 27 maggio. Gli altri partecipanti porteranno con sé l’esperienza e le conoscenze acquisite durante il percorso di formazione, indispensabile per muovere i primi passi nel settore della sicurezza informatica, il quale, come dichiarato dal direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale Roberto Baldoni, offre già oggi oltre 100mila posti di lavoro nella sola Italia.

Ed è proprio questo uno degli obiettivi del Cybersecurity National Lab del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) che con i suoi programmi di formazione (oltre alle Olimpiadi si annoverano CyberTrials, destinato alle studentesse degli istituti superiori di secondo grado, e CyberChallenge.IT che, per tutti gli studenti tra i 16 e i 24 anni), offre l’opportunità di entrare nel mondo della sicurezza informatica attraverso il gioco e la simulazione di scenari reali, dove i partecipanti sono chiamati ad attaccare e difendersi all’interno del reame cibernetico.

OliCyber fa parte – insieme a CyberChallenge.IT e CyberTrials, per i quali le iscrizioni sono ancora aperte – del Big Game: la filiera di formazione sulla cybersicurezza del Laboratorio e della Fondazione SERICS, che si inserisce all’interno del Piano di Implementazione della Strategia Nazionale di Cybersicurezza (2022-2026). Ma del grande gioco fa parte anche CyberHighSchools: una rete di scuole e docenti nella quale non solo gli studenti, ma anche professoresse e professori hanno accesso a corsi avanzati e di aggiornamento.

“Un modo per creare comunità e avvicinare le persone alla sicurezza informatica, sempre più centrale nella nostra quotidianità e in quella del sistema Paese – commenta Gaspare Ferraro, coordinatore di CyberChallenge.IT e OliCyber -. Guardando ai numeri e all’incoraggiante crescita di ragazze e persone non binarie, non possiamo che essere felici di questo risultato, sintomo che la nostra comunità sta davvero facendo passi da gigante nell’abbattimento di certe barriere culturali derivate da epoche meno inclusive, che hanno finito per tagliare fuori una quantità incalcolabile di talenti inespressi. Ma davanti a un computer non importa chi sei o da dove vieni: conta soltanto la tua bravura e quanto sei motivato”.

Ulteriori dettagli su OliCyber sono disponibili sul sito ufficiale: www.olicyber.it

Download: Comunicato stampa