20 Nov Firenze, nuova tappa del roadshow “CyberSecurity, un ecosistema fatto di persone”
La Cybersecurity è una priorità. Mentre i reati in Italia diminuiscono (-2,4% nel 2019 rispetto al 2018, secondo i dati del Sole24Ore), le frodi informatiche e gli attacchi cyber continuano ad aumentare e ne vengono rilevati, in media, 518 al giorno. A livello globale il 2017, decretato come l’annus horribilis della cybersecurity, in realtà è stato superato dal 2018, e il 2019 vede il trend in ulteriore aumento.
Questo è lo stato dell’arte nel nostro Paese, dove la sicurezza informatica è un tema che negli ultimi anni ha giustamente guadagnato l’attenzione generale di istituzioni e aziende, come la rilevanza e l’urgenza del problema richiedevano e impongono, a maggior ragione oggi.
Istituzioni e aziende in dialogo sulle sfide crescenti della sicurezza informatica per le infrastrutture critiche, interesse nazionale e sicurezza internazionale, eccellenza italiana ed esperienze modello, nuove sfide cyberchallenge e cyberreadiness: sono questi i temi che verranno affrontati venerdì 29 novembre a Firenze nel corso della nuova tappa del roadshow “CyberSecurity – Un ecosistema fatto di persone” organizzato da Nòva 24 – Il Sole 24 Ore in collaborazione con Confindustria Firenze e Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI.
I lavori, che si svolgeranno a partire dalle ore 9:30 presso Palazzo Gualfonda, via Valfonda 9/11, si apriranno con i saluti di Fabrizio Monsani, Presidente di Confindustria Firenze, a cui farà seguito l’intervento di Rocco De Nicola, Direttore del Centro regionale toscano per la cybersecurity e Vicedirettore del Laboratorio nazionale di Cybersecurity-CINI e di Luigi Martino, Docente dell’Università di Firenze, che discuteranno in aula dell’importanza da parte di Paesi ed imprese, di strutturarsi attivamente attraverso la Cyberchallenge e la Cyber readiness.
La cybersecurity infatti è più forte a livello nazionale – e quindi su larga scala – là dove ci sia un circuito aperto di aziende che investono puntualmente in sicurezza, in un ecosistema fatto di persone e ‘attori’ competenti. Ecco il perché della scelta di un sottotitolo come questo per la tappa toscana del road show del Sole 24 Ore, ormai giunto alla sua nona tappa negli ultimi tre anni.
L’eccellenza italiana. Il McKinsey Global Institute, appena eletto miglior think tank mondiale, ha mostrato che il 75% dei Ceo mondiali considera la sicurezza informatica una priorità, e appena il 16% ha dichiarato di pensare di essere ben protetto. Le aziende italiane investono da anni e sono all’avanguardia nella sfida della sicurezza. Lo dimostrano gli esempi che vedremo il 29 novembre.
La forza del nostro sistema arriva infatti sia da un ottimo background scientifico, come dimostra l’esperienza del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI, sia dalle alte competenze di grandi Gruppi come Leonardo, che porterà la sua esperienza con l’intervento di Germano Matteuzzi, Head of Cyber Security Competence Center, Divisione Cyber Security Leonardo; sia dalle realtà locali, forti sul loro territorio ma capaci di varcarne i confini, come il caso studio della ‘fiorentina’ Nana Bianca, uno dei più importanti startup studio italiani: dall’esperienza di Dada, dal 2012 i fondatori aiutano le startup a trovare la strada giusta. In sala interverrà per Nana Bianca Paolo Barberis. Si rimane dunque in tema di eccellenze toscane e di stato dell’arte della regione con l’intervento di Angelo Marcotulli, del Servizio infrastrutture informative e Tecnologie della Regione Toscana.
La sfida però continua. Bisogna proseguire a investire in competenze e infrastrutture, come racconterà il focus di Var Group, leader nei servizi per l’innovazione ICT delle imprese italiane, con Mirko Gatto, Head Digital Security Division. Chiuderà il focus toscano sulla CyberSecurity l’esempio di un’altra startup toscana, Resiltech, raccontata al pubblico dal suo co-fondatore, Lorenzo Falai.
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