19 Sep La nazionale italiana degli hacker etici tra le più forti ai campionati europei di cybersecurity
Il TeamItaly – la nazionale italiana di hacking – ha conquistato il quarto posto della European Cybersecurity Challenge, competizione internazionale organizzata annualmente dall’Agenzia dell’Unione Europea per la sicurezza informatica (Enisa), alla quale hanno preso parte 33 team e più di 600 partecipanti in rappresentanza dei paesi comunitari, dell’area europea di libero scambio (Efta) e di cinque paesi ospiti.
Ospitata per quest’anno da CyberSecurityAustria e dal main sponsor A1 Telekom Group, la competizione si è tenuta a Vienna tra il 13 e il 16 settembre, sotto il patrocinio della Cancelleria federale austriaca, del Ministero della Difesa, del Ministero delle Finanze, del Ministero dell’Istruzione e della città di Vienna. Sul podio sono salite le squadre di Francia, Germania e Danimarca; rispettivamente al terzo, secondo e primo posto.
Un risultato ragguardevole è anche quello ottenuto dagli azzurri, a un soffio dal podio, rappresentati da Gianluca Altomani, Lorenzo Demeio, Marco Meinardi e Giovanni Minotti per i senior e da Carlo Collodel, Mario Del Gaudio, Antonio Napolitano, Tito Sacchi e Matteo Schiff, per i junior. Il capitano della nazionale è Stefano Alberto.
Ma c’è tanto di italiano anche nelle retrovie della competizione internazionale, a partire da Andrea Biondo e Giulia Martino che gareggiano per il Team Europe – la squadra che rappresenta la Comunità europea nelle competizioni intercontinentali – con quest’ultima assegnataria del premio Women4Cyber, a riconoscimento dei particolari meriti raggiunti dalla cyber-atleta nella diffusione della cultura informatica tra i giovani e in special modo tra le donne. Ma ancora: ben cinque ex-membri del Team Italy (Andrea Biondo, Leonardo Nodari, Matteo Chen, Lorenzo Veronese e Marco Squarcina) hanno partecipato all’organizzazione dell’evento, a dimostrazione della solida formazione nel campo della sicurezza informatica da parte dell’Italia.
Il TeamItaly è infatti coordinato dal Laboratorio nazionale di cybersecurity del Cini (Consorzio interuniversitario nazionale per la sicurezza informatica), che è anche titolare di un’organizzazione di filiera composta da numerose iniziative volte alla formazione d’eccellenza dei giovani nel campo della sicurezza informatica. Tra le varie iniziative, una delle più significative è CyberChallenge.IT, percorso di formazione annuale nel quale oltre 5000 giovani provenienti da 34 sedi diverse (31 università più il Centro di Competenza in Cybersecurity Toscano, il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino e l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli) possono perfezionarsi gratuitamente nelle arti della cybersicurezza e dal quale i migliori vengono convocati per entrare nella nazionale.
“L’ennesimo successo del TeamItaly dimostra la validità di un’idea di formazione diffusa e di filiera, con la quale abbiamo inteso offrire a tutti i giovani ragazzi e ragazze in Italia la possibilità di mettere un piede nel mondo della sicurezza informatica, gratuitamente e senza barriere”, ha commentato Paolo Prinetto, direttore del Laboratorio nazionale di cybersecurity: “Il costante riconoscimento internazionale del ‘metodo italiano’ è dimostrato ancora di più nei fatti, con la presenza di nostri giovani fin nei meccanismi più profondi delle organizzazioni internazionali della sicurezza informatica. Ovunque si parli di sicurezza come di minacce, l’esperienza italiana è un punto di riferimento e speriamo che nel tempo questa venga apprezzata in Italia quanto lo è all’estero”.
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